Prevenzione della condensa nell’industria della carne
L’umidità indesiderata è un problema negli impianti di trasformazione di carne, pollame e pesce e la formazione di nebbia può determinare problemi di sicurezza per i lavoratori. L’umidità indesiderata si forma su apparecchiature, pavimenti, soffitti e pareti e può causare una potenziale contaminazione dei cibi, pregiudicando la qualità del prodotto e la sicurezza dei lavoratori.
La condensa si manifesta negli impianti per la trasformazione di carne, pollame e pesce quando l’aria umida viene a contatto con superfici più fredde, come quelle delle aree di taglio, dei chiller e di confezionamento. Il personale addetto alla produzione deve dedicare una considerevole quantità di tempo a rimuovere la condensa, che si forma nelle tubature aeree e sui soffitti in prossimità delle aree di eviscerazione.
Tutta la condensa va rimossa dopo la sanificazione e prima di avviare il processo di trasformazione. Spesso gli operatori mettono della plastica sui chiller, poiché le differenze di temperatura possono far trasudare il soffitto, e impiegano personale per lavare le superfici nel tentativo di eliminare la condensa, aggiungono ventilatori per aumentare il flusso d’aria nell’area di eviscerazione. Questo determina spesso livelli di umidità più elevati, creando squilibri nei flussi d’aria che possono aumentare la formazione di condensa. La condensa si può ritrovare anche in altre aree dell’impianto, a causa delle caratteristiche variabili dei flussi d’aria.